Agli alberi

In quella grande casa, una stanza sarà segreta come quella dei migliori romanzi. Mi ci recherò solo io chiudendo la porta dietro di me. Sarà un luogo di contemplazione, lettura, preghiera, meditazione, creazione, silenzio. Le pareti ospiteranno volti e parole. Su una, in bella calligrafia, questo Inno Agli Alberi di Hugo. Affacciandomi dalla finestrella, nel punto alto della casa, vedrò quel bosco così amato, così generoso e amico. E non saprò resistere dal discendere i piani velocemente e, in quel bosco, immergermi di luci e di fruscii, di carezze e di sussurri, alzando lo sguardo per cogliere la possenza di un albero, o sedermi ad ascoltare la sua voce.

Non rumori ma messaggi, non parole ma vibrazioni. E profumi. E respiri all’unisono. E pace.

Agli alberi
 
Alberi della foresta, voi conoscete il mio animo!
Come gli invidiosi, la folla loda e critica;
Voi mi conoscete, voi! Mi avete spesso visto,
Solo nelle vostre profondità, guardando e sognando.
Voi lo sapete, la pietra su cui corre lo scarabeo,
L’umile goccia d’acqua di fiore in fiore caduta,
Una nuvola, un uccello, mi occupano un giorno intero.
La contemplazione m’empie il cuore d’amore.
Mi avete visto cento volte, nella vallata oscura,
Con le parole che dice lo spirito alla natura,
Interrogare sottovoce i vostri rami palpitanti,
E con lo stesso sguardo inseguire al tempo stesso,
Pensoso, la fronte chinata, lo sguardo nell’erba profonda,
Lo studio d’un atomo e lo studio del mondo.
Attento ai vostri suoni che parlano tutti un poco,
Alberi, mi avete visto fuggire l’uomo e cercare Dio!
Foglie che trasalite alla punta dei rami,
Nidi di cui il vento da lontano semina le piume bianche,
Chiarori, vallate verdi, deserti oscuri e dolci,
Voi sapete che sono calmo e puro come voi.
Come al cielo i vostri profumi, il mio culto a Dio si protende,
E son pieno di oblio come voi di silenzio!
L’odio sul mio nome sparge invano il suo fiele;
Sempre, – io vi attesto, oh boschi amati dal cielo! –
Ho cacciato lontano da me ogni pensiero amaro
E il mio cuore è ancora come lo fece mia madre!
Alberi dei grandi boschi che fremete sempre,
Io vi amo, e voi, edera alla soglia degli altri sordi,
Forre in cui si sentono filtrare le fonti vive,
Cespugli che gli uccelli saccheggiano, gioiosi convivi!
Quando sono tra voi, alberi di questi grandi boschi,
In tutto quel che m’attornia e mi nasconde al tempo stesso,
Nella vostra solitudine in cui rientro in me stesso,
Sento qualcuno di grande che m’ascolta e che mi ama!
Così, boschi sacri in cui Dio stesso appare,
Alberi religiosi, querce, muschi, foresta,
Foresta! È nella vostra ombra e nel vostro mistero,
Nella vostra chioma augusta e solitaria,
Che voglio riparare il mio sepolcro dimenticato,
E che voglio dormire quando mi addormenterò.
 
Victor Hugo

Leggere: Fechner

Nanna era la sposa del dio della luce Baldur, una delle più importanti divinità minori della mitologia norrena, ed era considerata la dea del mondo dei fiori. L’epoca della fioritura è quindi governata dal regno di Baldur.

Così titola Gustav Theodor Fechner la sua opera: Nanna, o l’anima delle piante. Un libretto delizioso con cui il filosofo ottocentesco si domanda – e argomenta – sull’esistenza dell’anima nelle piante.

Chi è dotato di una certa sensibilità e spirito di osservazione, già sa. Chi si rivolge alle piante accarezzandole e parlando con loro, complimentandosi per la loro crescita, per i frutti donati, per i boccioli o i fiori offerti, già comprende. Chi vive nei boschi, poi, non vede in quell’apparente immobilità alcuna privazione ma, semmai, si pone nel voler ricercare il linguaggio giusto per comprendersi reciprocamente.

Fechner parte da una domanda semplice quanto grandiosa: Un’anima, per conoscerne un’altra, può farlo solo mediante segni esteriori e corporei? In effetti, una parte dell’umanità (non tutta) riconosce un’anima anche agli animali, vedendo in loro la capacità di muoversi, gridare, nascere e morire, soffrire, mentre in considerazione delle differenze esistenti, viene sottratta loro la ragione. Alle piante, invece, la stessa parte di umanità vi sottrae l’intera anima.

Se allora è questa la strada da perseguire, ovvero la somiglianza all’uomo, ecco che piante e animali possono offrire moltissime consonanze: nei processi vitali, nel modo di produrre l’intera struttura cellulare da una cellula-ovulo, mediante il processo di divisione delle cellule, osservando come un seme ed un uovo siano in sostanza solo due forme diverse della medesima cosa.

Ma potrebbero esserci anime che si esprimano non correndo gridando o mangiando, ma piuttosto fiorendo e spandendo odori, assorbendo la rugiada e spingendo fuori le loro gemme, ricercando la luce, e noi dovremmo comprendere questo evitando qualunque sillogismo.

Molti milioni di uomini di diversi popoli hanno ritenuto e ritengono che le piante siano animate. Per le civiltà antiche tutto, nella natura, lo è. In nome di una scienza che io disconosco, respingiamo il pensiero d’un’anima delle piante, ma i nostri ricordi ancestrali ci ricollocano a quella conoscenza: ne parliamo nelle nostre poesie, nelle nostre metafore che ci riportano ad uno stato naturale in cui tutti noi eravamo perfettamente integrati, ad una memoria impossibile da cancellare realmente.

Nella natura sdivinizzata anche le piante sono rimaste inanimate, l’anima è stata loro strappata.

Non è il sistema nervoso, da ricercarsi. Non in una parte del creato per la quale, semplicemente, questo non è stato previsto. Non è cercando somiglianze con la nostra sensitività, che possiamo negare la sensitività altrui. Nelle piante non c’è il nervus sympathicus che regola diverse funzioni, ma possiamo forse affermare che in esse non avvenga la respirazione, la circolazione, la nutrizione? E dunque perché, si chiede Fechner, non potrebbero sentire avvalendosi semplicemente di altro?

Se le piante corressero e gridassero come noi, nessuno negherebbe loro l’anima. Tutti quei delicati e silenziosi indici d’anima che esse mostrano non contano per noi quanto gli altri, grossolani, che non riscontriamo. E se le piante fossero mute per noi poiché noi siamo sordi per esse? Il crescere della pianta è ciò che per l’animale è l’agire. Chi asserisce che l’animale è libero deve dichiarar libera anche la pianta, chi ritiene quello non libero, non può nemmeno a questa attribuire la libertà; e allora non si potrà più esigere la libertà come condizione del possesso dell’anima da parte della pianta, poiché non la si esige per l’animale.

Ecco Fechner e il suo pensiero. Delicato, commovente, da amare.

Petizioni e Vittorie: Giugno e Luglio ’22

GiugnoLuglio
VittorieVittorie
Lo Stato di Hidalgo introduce legge severa contro i macelli fuori leggeL’abbattimento del cervo sardo viene sospeso.
Approvato dal Senato lo stop all’abbattimento selettivo dei pulcini maschiItalia: la Camera approva la nuova Legge sullo spettacolo senza animali
 New York: verso divieto di vendita di cani e gatti in negozio
 Sicilia sospende l’anticipazione della caccia
PetizioniPetizioni
Vietare l’insediamento di una miniera sui laghi in Abtibi, che hanno l’acqua più pura del mondo.Per la sterilizzazione obbligatoria dei gatti erranti nei comuni francesi
Stop al trasporto di animali viviPer la nazionalizzazione delle risorse idriche
stop alla triturazione e gassazione di pulcini e anatroccoli maschiPer la soppressione del settore caccia del Decathlon 
Porre fine all’inferno del Festival di YulinChiedere agli Unted States restrizioni nella vendita di fuochi d’artificio per il 4 luglio
Salvare i 70 cervi da un massacro inutile nella città di LongueuilChiedere al Food and Drug Administration di investigare sul basso costo dei polli venduti da Costco
No alla deforestazione in AmazzoniaPer una modifica della legge federale sulla protezione animale e il divieto di eutanasia senza giusto motivo
Basta taglio di alberi nel comune di Sestu (CA)Stop all’inferno che migliaia di cani vivono in Cina
Per la protezione dei pavoni di Villelongue Dels Monts e il reinserimento del pavone patriarca Stop alla vendita di tartarughe africane in Francia
Stop a nuove autostrade in Francia Contro l’eutanasia praticata su animali per ignoranza umana 
Stop alle fattorie di bile d’orsoStop al maltrattamento di animali utilizzati per set fotografici
Contro l’estinzione dell’istriceChiedere ai legislatori colombiani di bandire il combattimento tra tori
Per la sterilizzazione sistematica dei gatti erranti nei comuni francesiChiedere alla Commissione Europea che sia introdotta la tutela dei pesci tra i nuovi obiettivi sul benessere animale
Chiedere al Presidente cinese di vietare il Festival di YulinPena esemplare all’uomo che ha picchiato a morte un gattino
Chiedere alla UE di introdurre una legislazione sul benessere dei pesciSalvare i 21 cani sopravvissuti al commercio di carne di cane in Congo
Fermare le fourrières Sivu47 in Lot et GaronneContro la condanna del giornalista che ha diffuso un’inchiesta sulle violenze nell’allevamento di polli a Pré
Porre fine all’uso di pesticidiVietare gli asini tassisti in Andalusia
Diciamo basta alle pellicce in tutta EuropaSalvare il Parco Giorgio Bassani di Ferrara – No ai concerti
No alla distruzione dei nidi di corvi nell’ovest della FranciaStop alla caccia con richiami vivi
Vietare il regalo di animali sui socialChiedere alla UE di vietare il commercio illegale di cuccioli
Stop agli atti di crudeltà su animaliPer l’inserimento di maggiori controlli nei macelli francesi
Vietare il taglio delle corde vocali ai cani in North CarolinaChiedere al Sindaco di Vigevano di evitare la chiusura del Rifugio del Micio
Chiedere una politica cage-free alla catena Wok to WalkStop all’abbandono di reti da pesca in mare
Stp alla deforestazioneAbolire il combattimento tra tori in Spagna
Giustizia per i cavalli avvelenati a Chateau-Arnoux-Saint-AubanChiedere al governo francese misure per affrontare il caldo negli allevamenti
Radiare il veterinario che ha seviziato animali nello Stato di New YorkMettere fine all’era delle gabbie
Vietare il trasporto di animali vivi durante la stagione più caldaStop randagismo al Sud
Proteggere i ghiottoni negli USA, animali in via di estinzionePer il divieto di navi da crociera ad Ajaccio
Mettere fine alle più crudeli pratiche di sperimentazione su animaliSanzioni severe contro chi abbandona animali
Giustizia per il cane decapitato a Brunoy dans l’EssonnePer la sterilizzazione dei gatti erranti di Err
Pressioni sulle istituzioni scozzesi per la salvaguardia del salmone dall’eccessivo pescaggioGiustizia per lo yorkshire, ucciso da un boccone riempito di chiodi
Chiedere al U.S. Fish and Wildlife Service di inserire le giraffe nella lista delle specie protetteGiustizia per la mucca perseguitata a morte con dei petardi
Fermare il dogsitter che ha postato video di abusi sui cani che aveva in custodia Giustizia per il pulcino di cigno ucciso a sassate
Giustizia per i cani di Nathalie avvelenati volontariamente Per una spiaggia per cani sul comune di Hyeres-Var
Prendersi cura della gatta a cui la proprietaria rifiuta le cure necessarieFermare la caccia agli squali in Florida
Fermare il Festival di YulinStop al massacro di piccioni a Lille Flandres
Chiedere al USDA Animal and Plant Helth Inspection Service di revocare la licenza al ABQ Park che ha fatto morire diversi cuccioli di elefantiVietare per sempre la detenzione di animali alla donna che in Missouri ha bruciato vivo il proprio cane per un rituale
Istituire un supporto psicologico per gli accumulatori di animali di Portsmouth City e vietare loro di detenerne.Per la sterilizzazione dei gatti erranti nel comune di Longuenesse
Per il diritto di avere un animale da compagnia anche dopo gli  80 anniStop al circo con animali nella regione della Provenza
Boicottare il Marocco per le stragi di cani effettuate dal governoStop all’uso di bottiglie in plastica
Intervenire per far rispettare le leggi a tutela degli animali erranti nel comune di CaluireChiedere al Governo Australiano di introdurre deterrenti agli squali diversi dalle reti che uccidono le balene
No all’allevamento intensivo di polli a Gressey (Yvelines 78)Incendi: anche gli animali sono vittime
Chiedere che all’Assemblea nazionale francese siano rappresentati i diritti animaliGiustizia per Bondo, cagnolino ucciso a Conversano da un automobilista che è poi fuggito
Salvare i gatti erranti di Castelnau-d’AuzanStop allo sterminio di cani erranti in Madagascar
Vietare le camere a gas in cui vengono eutanasizzati gli animali negli stati dello Utah, del Wyoming e del MissouriLiberiamo gli orsi polari dallo zoo della Puglia
Traffico di animali selvatici: maggiori controlli e sanzioniAbbandono di animali: per la creazione di un Registro di chi commette questi reati
Chiedere ai legislatori degli Stati del Texas, Nebraska, Kansas, Oklahoma e California di inserire leggi più compassionevoli per l’allevamento di animaliSalvaguardare le tartarughe giganti delle Galapagos
Giustizia per Oscar, il cane lasciato morire di fame e sete dalla sua proprietariaChiedere allo Stato di Pennsylvenia di licenziare il vigile del fuoco che ha sparato a un cavallo senza motivo
Giustizia per i due cani maltrattati a Saint-MaloGiustizia per i 14 cani morti di calore in un caravan a Creusot
Giustizia per i puledri morti in Francia in condizioni sospetteNo all’estensione dell’allevamento di maiali a Feusines
Per un divieto della corrida in FranciaGiustizia per gli animali lasciati soli ad Archettes dal proprietario andato in vacanza
Stop all’abbandono di animali da compagnia in FranciaChiederealla UE di vietare definitivamente la sperimentazione animale per cosmetici
Contro il combattimento di cani in FranciaVietare la caccia sui territori devastati da incendi in Francia
Per un’Europa senza cosmetici da sperimentazione animaleChiedere alle autorità della Florida di intervenire contro le violenze domestiche a cuccioli di cani
Giustizia per la giumenta mutilata a morte in FranciaVietare la caccia al gallo cedrone francese
Giustizia per Arthur, capretta mutilata e uccisa dalla bestialità umanacondannare i truffatori che hanno acquistato dei cavalli per condurli al macello
Per la fine delle pellicce in EuropaNazionalizzare la gestione dei Canadair e degli altri velivoli antiincendio
Chiedere al Los Angeles County Sheriff’s di individuare l’uomo che ha brutalmente picchiato un canePer l’autorizzazione ad entrare nei centri commerciali dei cani durante le ondate di calore
Chiedere all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di considerare l’allevamento intensivo come inadatto per il futuroChiedere al Congresso USA di salvaguardare gli animali selvatici nei parchi nazionali
Aiutare Vincent a trovare il suo cane IkkoSalviamo il rifugio ‘i gatti liberi’ dopo l’incendio
Chiedere un’ordinanza alla città di Los Angeles per vietare la corsa di ponyProteggere la tigre dalla distruzione del suo habitat e dal bracconaggio
Vietare l’uso eccessivo di sperimentazione su animali in GermaniaVietare la detenzione ulteriori di cani al proprietario in Georgia che ha lasciato morire di stenti 28 cuccioli
Indagini da parte dello Stato di Washington sull’avvelenamento di quattro lupiMulta a chi priva di acqua gli animali
No ai cappelli di pelo d’orso delle guardie inglesiChiedere al California Department of Fish and Wildlife di inserire i canguri tra le specie protette, impedendo che la loro pelle sia utilizzata dalla Soccer Warehouse, fabbrica di scarpe da calcio
Chiedere a Mc Donald’s, Kroger, Goya Food e Albertsons di fermare l’utilizzo dell’Amazzonia per l’allevamento estensivoInserire alternative vegetali al latte nelle mense scolastiche italiane
Chiedere alle autorità della Florida di individuare l’uomo che ha ucciso un cucciolo di delfinoChiedere agli organi dello Stato di Florida di vietare l’uso di armi contro animali selvatici se non in situazioni di pericolo
Per la protezione delle diverse specie di lucertole minacciatePer la preservazione dei delfini
No all’aumento delle spese veterinarie in FranciaStop alla non sterilizzazione dei gatti di Chablis
Vietare ogni forma di abuso nei confronti degli elefantiRitroviamo Zak, l’husky rapito a Tolosa
Investigare sull’uccisione per avvelenamento di uccelli nel New South Wales 
Chiedere al Congresso USA di monitorare gli abusatori di animali in quanto pericolosi anche per l’uomo 

Petizioni

Ormai posso dire che è un’attività che mi impegna davvero molto. Sono iscritta a decine e decine di associazioni che lottano per i diritti animali e perché sia riconosciuta la loro sofferenza. Un giorno le conterò, ma la realtà è che continuo ad iscrivermi e a partecipare sempre più a nuove iniziative, nuovi movimenti, restando poi sempre in contatto con loro per conoscere le sorti delle petizioni a cui partecipo, e sono centinaia. Ho deciso quasi due anni fa di scrivere tutte le azioni a cui partecipo, e quando ho cominciato a vedere la quantità di fenomeni di violenza e di sopruso che sono degne ogni mese di grande attenzione, mi sono impressionata. Intendo, in realtà, aumentare a dismisura la mia partecipazione, vorrei arrivare ad iscrivermi a qualsiasi movimento e associazione si batta su qualunque tema a livello locale, nazionale, internazionale dell’intero mondo. Mi aiuta la conoscenza di alcune lingue, perché così posso a mia volta interagire con loro e segnalare casi a me noti. Attualmente, le mail di iniziative e petizioni sono già così tante da non poterle seguire giornalmente. Devo per forza lasciar scorrere due-tre giorni per poi immergermi per alcune ore e dar loro seguito evitando troppo arretrato, o le azioni non sarebbero sempre efficaci. Le tematiche sono le più svariate, e un po’ alla volta le illustrerò io stessa sperando di gettare qualche seme nella coscienza di qualcuno. Non si tratta poi, solo, di cliccare da qualche parte, ma di leggere molti studi, narrazioni, inchieste su ciò che orribilmente avviene in ogni angolo del mondo. Talvolta, mi si accappona la pelle, pur avendo già visto e letto di tutto. Il livello di malvagità che l’uomo è in grado di raggiungere mi lascia sgomenta. Al momento, la mia azione è incisiva sul territorio italiano, francese, spagnolo, americano, canadese, indiano. Vorrei raggiungere l’intero pianeta, vorrei conoscere ogni singolo sopruso riguardi quelle anime innocenti, vorrei partecipare a tutto. Parteciperò a tutto, l’ho deciso. Alcune campagne, ovviamente, si ripropongono, perché certe manifestazioni di pura violenza si ripetono negli anni rimanendo inascoltate. Altre richiedono tempo perché le persone comincino a riflettere e a voler cambiare la propria visione del mondo e della vita. Della loro, innanzitutto, e dunque di quella degli altri. Alcune sono iniziative di giustizia per un singolo animale che ha subito atti violentissimi, altre sono destinate agli esponenti governativi, al Congresso americano, ai ministri dei vari paesi, ai legislatori perché introducano migliorie e mitighino qualche effetto. C’è anche qualche vittoria, delle gocce nel mare. Ma la mia personale impressione è che la violenza contro gli animali stia paurosamente aumentando, sia in forma diretta e derivante dalla rabbia insita in gran parte dell’umanità, sia in forma indiretta e a volte inconsapevole, come quella derivante dall’alimentazione carnea. Non viene praticata dal singolo, ma viene demandata ad altri. L’ultima cosa che vorrei fare è girare la faccia dall’altra parte, e questa attività mi ha accompagnata sin da quando avevo 8-10 anni e al tg dell’epoca mostrarono le efferatezze perpetrate agli animali nei laboratori farmaceutici. Non se ne parlava quanto ora, ma le battaglie non scherzavano affatto, facevano chiudere interi reparti d’azienda con picchetti che potevano durare mesi. La società inglese era all’avanguardia, in questo, ma quella stessa cultura ha imposto un modello di ricerca del guadagno a tutti i costi che oggi è fuori controllo e non fa onore a nessuno, che ha relegato gli animali a oggetti da sfruttare in tutti i modi. Continuerò imperterrita a partecipare a tutto, ad aumentare le mie iscrizioni in ogni dove, a fare gesti per loro sperando che perdonino quelle mani che, avendoli tanto odiati, odiavano se stesse.

Ultimi

Il 20 gennaio il Parlamento europeo si è espresso sulle raccomandazioni della Commissione d’inchiesta (ANIT) istituita nel 2020 e chiamata a esaminare l’applicazione delle norme previste per il trasporto di animali vivi. Si è trattata della prima Commissione in assoluto istituita per approfondire la questione del benessere degli animali; purtroppo, l’occasione di ottenere dei miglioramenti è andata perduta per i noti interessi industriali che si celano dietro i parlamentari votanti. Di fatto, la crudeltà nella UE è del tutto legale e accettabile.

 Infatti:
Non sono stati proibiti i trasporti degli animali non ancora svezzati

Non sono stati proibiti i trasporti delle femmine gravide

Non sono stati proibiti i viaggi più lunghi di 8 ore

Non sono state proibite le esportazioni di animali vivi in paesi extra europei

La Commissione europea intende tuttavia procedere ad una revisione completa delle leggi in materia di allevamento, trasporto e macellazione degli animali attraverso un’analisi delle problematiche che verranno approfondite per tutto il 2021 e 2022 e che porterà alla formulazione di nuove normative.

Abbiamo partecipato all’importante consultazione pubblica sulla revisione della normativa UE in tema di allevamenti, trasporto e macellazione la cui scadenza era il 21 gennaio. Mi sento sempre onorata di poter fare qualcosa insieme a tutta la mia famiglia. Pur trattandosi di un’occasione fondamentale, a cui moltissimi cittadini europei hanno partecipato, c’era però da stupirsi di determinate domande che venivano poste nel formulario.

‘ Pensa che il trasporto di femmine gravide sia da confermare o da vietare?’

‘Ritiene che il trasporto di vitelli NON ANCORA SVEZZATI sia da confermare o da vietare?’

Abbiamo risposto a tutte le domande, naturalmente, chiedendoci però se sia più cretino chi legiferi senza compassione o chi ponga certe domande con l’intento di effettuare una revisione. Certi orrori non dovrebbero esistere e basta, qualunque interesse industriale vi si celi dietro.

Una casistica tra tutte: il trasporto su strada degli agnelli dall’Est Europa all’Italia in occasione delle festività pasquali e natalizie; spesso questi cuccioli non sono ancora svezzati, si feriscono gravemente durante il viaggio e arrivano al macello dopo lunghe ore senza acqua e cibo. E la situazione è inaccettabile anche per gli ovini e i bovini che viaggiano al di là dei confini europei, verso Medio Oriente e Nord Africa.

Abbiamo richiesto telecamere nei macelli, formazione per tutti gli operatori, ampliamento di normative stringenti anche ad una serie di altre specie animali.

Vedremo cosa accadrà e quanto si avrà desiderio di intervenire per proteggere gli animali allevati a scopo alimentare, gli ultimi tra gli ultimi.

C’è un’altra importante iniziativa a cui però si può ancora partecipare entro il 31 gennaio 2022: Stop Finning – Stop the Trade (stop-finning-eu.org/it/). Ogni singolo minuto, infatti, centinaia di squali vengono uccisi per lo spinnamento della loro pinna che serve a realizzare la zuppa di squalo (73 milioni di squali ogni anno, fonte LAV, con massima concentrazione tra Spagna, Portogallo e Francia).  Gli squali, ancora vivi, vengono poi ributtati in mare, andando incontro ad una morte dolorosa per soffocamento o dissanguamento. Ebbene, poiché l’Europa è tra i principali protagonisti di questa caccia infame, chiediamo la messa al bando dell’importazione, esportazione e transito delle pinne di squalo e di razza in tutta l’UE.

Spero partecipino in tanti. Aiutiamo le creature a vivere senza alcuna forma di violenza e di sfruttamento da parte dell’uomo.

Il primo giorno d’Autunno

Missy era indubitabilmente bella ma lei non lo sapeva. Era qualcosa che noi umani riconoscevamo in lei attribuendole dei canoni estetici di perfezione che però non la riguardavano affatto. Entrata cucciola nella nostra famiglia dopo essere scappata da non si sa dove, ha mostrato presto le sue doti di cacciatrice attenta, pronta a balzare ovunque qualcosa attirasse la sua attenzione felina. Non c’è stato momento della nostra vita, in questi 17 anni, a cui non abbia partecipato; gioia e dolore che non abbia con noi condiviso. Non miagolava mai: per anni non abbiamo mai sentito la sua voce. Accettava qualunque cosa le fosse data, qualunque momento potesse vivere con noi, semplicemente essendoci e amando. I suoi sguardi erano dolci, scrutavano l’anima e inondavano di purezza. Non aveva bisogno di imporsi ma solo di condurre la sua esistenza al nostro fianco per lunghi anni, nel silenzio dei suoi pensieri, con le sue vibrazioni di pace. E’ stata per me, per noi, molto più che una compagna di vita. A me ha dato molte lezioni su cosa significhi l’amore incondizionato che penso di aver provato solo con lei e con le altre gatte che sono entrate nella mia vita. Zero scambi, zero richieste, zero condizioni. Le piaceva venire in montagna perché si sentiva un gatto a tutti gli effetti e rispondeva ai molti richiami della natura. Ma poi, rientrata a casa, amava il contatto con le nostre carezze e il calore della famiglia. Le sue fusa erano potenti e partivano all’istante non appena le si dicesse qualcosa con un certo tono di voce. Io, che non amo essere fotografata né fotografare altri, di lei ho centinaia di scatti e di video. Perché era lei, non un essere qualunque ma un essere trascendentale. A luglio Missy si è ammalata improvvisamente. Un episodio di febbre improvvisa proprio a lei che non aveva mai avuto nulla. Le venne una forma di demenza: non riconosceva i luoghi in cui andare a cibarsi e a bere, non riusciva più a dormire, tentava di scappare in continuazione proprio come fanno le persone con l’Alzheimer. Voleva uscire, si metteva di fronte al panorama dei boschi e guardava l’infinito, forse un richiamo la stava raggiungendo. Cominciai a prendermi ancora più cura di lei e a farla mangiare e bere, a portarla nella cassetta che non riconosceva più. Un paio di settimane dopo, le vidi il nasino perfetto totalmente sprofondato in un grave gonfiore del musetto. Si ritirava in disparte, Missy, e capii subito che qualcosa di grave stava accadendo. Cominciò ad emanare un odore terribile, di cancrena, dalla bocca. La veterinaria ci dette una pomata non riuscendo a capire di che si trattasse. Giorno dopo giorno, il muso si fece sempre più gonfio e cominciò a riempirsi di croste, il nasino si chiuse definitivamente e Missy respirava solo con la bocca. Smise di mangiare definitivamente e cominciai a idratarla con flebo. Le zampine davanti si deformarono impedendole di camminare senza cadere in continuazione. Gliele fasciai e mi ostinai a portarla fuori almeno dieci minuti al giorno per sentirsi viva. Faceva un passo e cascava. Allora si sdraiava e guardava di nuovo l’infinito. Vedevo la sua sofferenza ma non accettavo di dover ricorrere all’eutanasia, l’idea di togliere per mano mia la vita ad una creatura è qualcosa che non mi va giù. Il soffio di vita non appartiene a nessuno di noi. Ho quindi pregato, chiedendo a Dio che – se questa dovesse essere la fine di Missy, allora che stabilisse di non farla soffrire. A Missy, invece, ho chiesto di darmi un segno quando per lei la sofferenza fosse stata insopportabile. Ma speravo nella prima soluzione. I giorni passavano, la veterinaria diceva di non aver mai visto, in 25 anni di attività, un caso del genere. Sembrava qualcosa di inguaribile, e come unico aiuto (oltre a dell’antibiotico) ci dette una pomata che avrebbe fatto cadere le croste sul muso. L’odore era terribile. Di notte, Missy era con me nel letto, la tenevo stretta per scaldarla e le parlavo dolcemente. Cominciai a ringraziarla per il dono che aveva rappresentato per me, sentendole le ossicine del corpo che si facevano sempre più sporgenti giorno dopo giorno. Ero impotente. Una sera, dopo averla fatta bere un po’ nel letto, lei si passò la zampina sul musetto e un’intera guancia si staccò di netto lasciando scoperta l’arcata dentale. Rimasi di sasso e mi preoccupai di disinfettarla. La parte staccata, con tutte le vibrisse, era grigia e in cancrena. Missy non sembrava soffrire, però, era come se si fosse liberata di una parte di sé che non le apparteneva più. In compenso, venne via una parte di nasino e lei poté di nuovo respirare. La mattina dopo, sul cuscino trovai la seconda guancia e Missy era senza volto. Le rimanevano gli occhi, belli e dolci come sempre. Le parti in cancrena erano via, lei non ebbe più quell’odore e per me era ancora più bella di prima. Cominciò a mangiare con avidità e a bere autonomamente. Pesava un chilo e duecento grammi. La alimentavo spesso e non la lasciai un attimo sola, stava con me 24 ore al giorno. Quando ero al computer, la posizionavo sulla scrivania sopra una piccola coperta elettrica e le mettevo in sottofondo alcune melodie di Mozart che tanto le piacevano. La medicavo, la nutrivo, la portavo fuori cinque minuti a guardare l’infinito. Le parlavo e la accarezzavo tanto. Ma era di notte che sentivo di amarla come non ho mai amato nessuno. La stringevo, la coprivo, vegliavo su di lei in continuazione. Faceva la pipì ovunque si trovasse come una bambina o come una vecchina. La amavo così tanto che mi si spezzava il cuore vederla così indifesa, così gracile. Avrei fatto e dato qualunque cosa per lei incondizionatamente. Ecco cos’è l’amore. Missy resistette qualche giorno ancora e poi smise di nuovo di mangiare e di bere. Sapevo che era questione di poco e le rimase l’istinto di voler uscire come prima. Per le ore serali, le avevo fatto un giaciglio sulla grande mensola della finestra da cui poteva vedere i boschi e gli animali. Sentiva sicuramente un richiamo. Non ce la faceva più a vivere e chiesi a Dio di prenderla con sé. Avvenne così, la sera del primo giorno d’Autunno. Nel silenzio e nella pace che avevano contraddistinto la sua vita intera, senza farsi sentire, senza creare disturbo. Non si era lamentata mai. La notte, ormai un corpicino senza vita, ha dormito ancora con me e l’ho coperta come solevo fare. Ho conservato la federa su cui poggiava la testina, e ho conservato le fasciature delle zampine. La mattina dopo, in una bellissima cassetta di legno, avvolta in un lenzuolino e in una coperta che le fosse d’aiuto per l’inverno imminente, al collo un piccolo crocifisso, l’abbiamo sepolta sotto un frassino, su una collinetta del nostro terreno che vedo dalla finestra della mia camera. Rivolta ad est, saluta il sole del mattino e guarda a quell’infinito che sempre cercava. La vado a trovare ogni giorno e la piccola tomba è ora decorata di sassolini bianchi e di violette. Il vuoto è immenso, nemmeno descrivibile. Ma tutte le sere, da quando lei è lì, un cerbiatto vaga sulla collinetta e le porge i suoi saluti, e ho poi scoperto che la sua tana è proprio a tre metri dalla piccola tomba. Non è sola, Missy, è anche visitata dai molti gatti della zona che giocano con i fiocchi che ho deposto insieme alle violette. Missy sa quanto è stata amata, ed io so quanto sono stata amata da lei di quell’amore così puro. Questa mattina, recandomi da lei, le ho chiesto di farsi viva con qualunque sembianza, saprò riconoscerla all’istante. Mi chiedo se valga la pena gioire tanto per poi soffrire in questo modo, ma la risposta è si. Missy è stata una grande lezione di vita e mi ha sicuramente migliorata.

E’ stato un onore per me averti al mio fianco, Missy; spero di aver fatto abbastanza e di esserti stata degna. Ti penso sempre.

Visioni

Nei vari incontri col vecchio proprietario della casa, nei quali intendeva illustrarmi il giardino con le sue piante, la casa stessa e le sue fasi di costruzione, nonché tutte le particolarità del vivere, ci ha tenuto a raccomandarmi ossessivamente di proseguire in una serie di sue consuetudini. Tutte le sere, nella vallata davanti casa, arrivano infatti molti animali dal bosco per nutrirsi, ed io avrei dovuto inserire una recinzione elettrica per scoraggiarli. Benché si sia immersi nella natura, infatti, la natura per molte persone – ed è un pensiero assai diffuso – non deve entrare in contrasto con il loro banale vivere. Ci ha tenuto a dirmi che sugli alberi da frutta vanno appese delle trappole per catturare e uccidere i calabroni che di quella frutta si nutrono, che sull’intera superficie del cortile d’entrata occorre dare più volte all’anno del diserbante, altrimenti tra la ghiaia nascerebbe l’erba. Lo stesso diserbante andrà dato anche di qua e di là alla base degli alberi (così muoiono anche uccelli e insetti), mentre contro le talpe ci sono metodi per la loro uccisione per salvaguardare l’orto. Mi ha chiesto se avevo un gatto, e alla mia risposta positiva si è sentito soddisfatto perché così avrebbe cacciato gli scoiattoli che a settembre vanno sugli alberi di nocciole e di noci, come se io avessi preso una gatta perché mi fornisse un’utilità. E’ andato avanti così per parecchie volte, ma gli ho spiegato che non avverrà nulla di ciò che mi ha suggerito di fare. Anzi, avverrà l’esatto opposto e che se ne facesse una ragione. Non sia mai, vero, che io debba raccogliere una prugna in meno delle 30 casse che le piante offrono. O un kiwi in meno, o una mela, una pera, una nocciola, una noce, una castagna. Non sia mai che dall’orto qualcuno si prenda un cetriolo, considerando che ho avuto la benedizione di mangiare cibi dell’orto in continuazione. No, l’uomo vuole tutto per sé, ritenendo che il principio di proprietà privata sia da applicare anche contro le mosche. Un animale è come un vicino di casa che sconfina e, come tale, va ricacciato nella selva. E’ un problema culturale molto serio che fa più danni di quanto si pensi; in una parola: Egoismo.

Non solo non ci sarà alcuna recinzione, ma per molte sere mi sono recata ad osservare quei magnifici animali, vedendo branchi di cinghiali, famiglie intere di caprioli, cervi dai palchi imponenti, tassi, volpi. E’ magnifico vederli avvicinare agli alberi carichi di frutta dai quali si sono già abbondantemente serviti uccellini e insettini vari. Loro raccolgono ciò che è caduto, ma io raccolgo direttamente dai rami e lancio sui prati apposta per loro. Quegli alberi hanno dato così tanta frutta estiva da essercene per tutte le creature, ed anzi io vengo dopo di loro. Le talpe vivranno facendo ciò per cui sono nate, i calabroni anche. Nessuna creatura verrà toccata ma verrà accolta e nutrita. Nessun filo d’erba dovrà più temere una sola goccia di diserbante. L’erba tagliata verrà raccolta e fatta asciugare in un fienile per nutrire gli animali in inverno, quando il bosco offrirà poco, e costruiremo un’area in cui depositarlo per loro insieme a frutta e semi. Passerò ore a guardarli e farò in modo che mi riconoscano. Li fotograferò. Li disegnerò. Li amerò.