San Valentino

Durante la preparazione della mia tesi di Laurea sul ritrovamento di orecchini nelle sepolture Longobarde in Italia, avevo svolto un lungo lavoro di mappatura delle necropoli e dei sepolcreti italiani (sono migliaia), scandagliando moltissime foto e molti reperti. Fu allora che mi imbattei in questa foto e ne rimasi folgorata.   Vengono definiti ‘Gli amanti di Valdaro’ dalla località presso Mantova in cui erano stati sepolti circa 5.500 anni fa, ed ora sono conservati presso il Museo Archeologico di Mantova. La sepoltura è di età neolitica e nulla ha a che vedere con la stirpe longobarda se non il fatto che le modalità di sepoltura e i luoghi stessi sono andati spesso coincidendo nelle diverse epoche e tra genti diverse. Si tratta dunque di una sepoltura bisoma: due giovani ragazzi, un uomo e una donna, affrontati e abbracciati. Mentre le sepolture bisome non sono rare, l’abbraccio lo è ed è proprio ciò che mi ha colpito, il pensare che qualcuno abbia tenuto conto di un rapporto preesistente alla loro morte e che abbia ritenuto naturale che i due ragazzi venissero deposti insieme e che dovessero proseguire oltretomba con quello sguardo eterno. Non sappiamo in realtà nulla di loro, ma di affetto o amore certamente doveva trattarsi. Forse due giovani sposi, oppure due promessi in matrimonio o ancora due familiari molto legati tra loro. E’ un’immagine piena di tenerezza: gli scheletri parlano, le grandi orbite sono occhi colmi di sentimento, ognuno cerca l’altro. Quel destino che ha travolto i loro corpi, nulla ha potuto contro la loro volontà di restare vicini e di continuare a guardarsi, di testimoniare che l’amore resta per sempre. Personalmente, li avrei ricoperti nuovamente di terra per lasciare che proseguissero il loro sussurro senza essere osservati, rispettando il desiderio di amarsi oltre ogni era.