

E’ uno spettacolo. L’ho scelta al primo sguardo e lei ha scelto me. Benché io abbia voluto visitare anche altre case, tutte altrettanto belle e ricche di dettagli affascinanti, sapevo dal primo istante che sarebbe stata lei. La mia mente tornava lì, il mio cuore percepiva le energie provenienti da quel magnifico giardino e dal bosco. Doveva essere lei e, nonostante gli ostacoli che mi si sono presentati davanti, e i lunghi tempi, non ho mai nemmeno pensato di dovervi rinunciare. Sapevo che mi stava aspettando, che entrambe ci cercavamo da tempo. Così è stato. Quel giardino, su cui passeggiare a piedi scalzi raccogliendo i pensieri e volgendo lo sguardo ora a un fiore, ora alla vallata che si estende nel retro casa, fino a raggiungere il bosco da cui provengono suoni di ogni tipo, quel giardino mi ha incantata. Avrò alberi in abbondanza da abbracciare e a cui fare i miei discorsi. Alberi da amare. Si chiamerà Fairies House perché qui, le fate, ci sono. Fate che mi accompagneranno in una nuova era ricca di stimoli e di creatività. Sarà un’oasi di pace e di meditazione; sarà un santuario per gli animali che mi verranno a trovare. Sarà un luogo sacro come sacra è la terra su cui sorge. A pochi metri, infatti, una chiesa con un bellissimo campanile romanico ricorda lo scorrere del tempo con le sue possenti campane, e ricongiunge alle vite dei molti che per secoli hanno pregato su questa terra. C’è qualcosa, in quella casa, queste sue vibrazioni, che cattura chi sa percepire. Un dono che spero di meritare. Riprenderò dunque a scrivere di molte cose ed anche di lei, la casa delle Fate.