E’ il tempo degli gnomi, che i boschi spogli non riescono più a nascondere tra le fronde.

Se si entra nel loro territorio, si avrà la sensazione di sentirsi osservati. Allora, girandoci di scatto, vedremo che spesso gli gnomi non sono riusciti a nascondersi in tempo (eh si, sono dispettosi…) e cercheranno di assumere la forma di un tronco.

… o di una vecchia grondaia

Quando poi, dopo una prima avanscoperta, penseranno di non essere più in pericolo, inviteranno anche le gnomesse ad accompagnarli. In genere raccolgono castagne rinsecchite, funghi congelati, foglie con cui confezionano giacigli nei tronchi, e molte altre cose. Tutto può essere trasportato coi grandi grembiuli che indossano.

Se poi capiscono che non hanno nulla da temere, si rassicurano e chiamano parenti e amici. Allora, sarà facile sentirli giocare e danzare, perché sono molti, soprattutto di notte.
Li troverai ovunque, e non riuscirai mai a capire dove si nascondessero prima.

Mai lasciare in giro una pala da neve, un piccone o un qualunque attrezzo, perché non esiteranno a prenderlo in prestito per l’intera stagione (poi, un giorno, ricomparirà come per magia). Nemmeno i cesti di vimini, o le tovaglie scozzesi. Adorano questi oggetti come amano il Natale, le lucine, la neve. Li ho sentiti addirittura cantare!

Ormai siamo amici, e siccome i loro veri nomi sono impronunciabili e lunghissimi, mi inventerò un modo facile per chiamarli spesso.
E pensa che io ho sentito uno di loro che diceva ad un altro: “Allora gli Umani esistono davverooo…”
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Si, sto insegnando loro qualche parola, giusto per interagire un minimo, no?
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Ma bellissimi! Ciao gnomi! Ben trovati!
Ciao Roberta
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Ti salutano, hanno capito che siamo innocui.
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