Referendum

Erano in corso due raccolte firme finalizzate alla proposta di Referendum abrogativi:
La prima, in realtà ancora in corso, scade il 15 di settembre. Recandosi presso
un qualsiasi comune con un documento di identità, si può firmare per proporre l’abrogazione di tre parti dell’articolo 19 Ter delle DISPOSIZIONI DI COORDINAMENTO E TRANSITORIE CODICE PENALE (LEGGI SPECIALI IN MATERIA DI ANIMALI).
“Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di allevamento” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?”
“Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “alle manifestazioni storiche e culturali” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?”
“Volete voi che sia abrogato l’art. 19 ter “Leggi speciali in materia di animali” delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, introdotto dall’art. 3 legge 20 luglio 2004, n. 189
“Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, limitatamente alle seguenti parole: “di sperimentazione scientifica sugli stessi” e “nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali”?”
In pratica, con l’eventuale abrogazione verrà affermato che il principio di maltrattamento è da perseguirsi anche quando praticato durante l’allevamento, o nelle manifestazioni storiche o culturali (culturali…). O, ancora, durante la sperimentazione.

Come sempre ho coinvolto la mia famiglia e abbiamo preparato dei cartelli per far conoscere queste importanti iniziative alla popolazione. Siamo andati in giro per il paese e abbiamo appeso i cartelli con un discreto vantaggio di tempo. Chiunque avesse avuto a cuore di andare a firmare, ne avrebbe avuto il tempo.
Ne eravamo orgogliosi.
Poi c’era la seconda iniziativa scaduta oggi stesso, 05 settembre 2023. Si poteva firmare per proporre l’abolizione della caccia, ma anche il divieto ai cacciatori di entrare nei fondi privati.
Il cacciatore che abita proprio qui, rientrato dalle vacanzine, ebbene deve essere stato lui a strappare tutti i cartelloni. Tutti fino all’ultimo. Sfortunatamente per lui, i cartelli sono rimasti appesi per molti giorni prima della sua intelligentissima iniziativa (come solo i cacciatori sanno avere, è proprio un loro tratto distintivo). Vorrò esserne sicura, però, e quindi andrò a chiederglielo direttamente, faccia a faccia, perché ora un filo rosso lo unisce a me, e la sua coscienza comincerà a dargli del filo da torcere.
Siamo andati a firmare con grande onore, abbiamo visto che altri come noi l’avevano fatto, e che alcuni l’avevano fatto perché fosse un abbraccio dato alla povera Amarena e ai suoi cuccioli.
Non si riuscirà ad ottenere il referendum? Lo sappiamo. Ma si riproverà, e ancora, e ancora, fino a che questa maledettissima arroganza non avrà più adepti. Capito, cacciatorino?

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