Nei prossimi giorni, alcuni amici riceveranno una mia cartolina. Mi piacerebbe tornare a questa pratica, tutt’altro che semplice, che era diffusa un tempo e che, onestamente, non mi vedeva molto costante. Acquistavo le cartoline scegliendole con molta cura, in genere, ma non mi decidevo mai a scriverle; quando l’avevo fatto, non mi decidevo a comprare i francobolli; quando vi ero riuscita, non mi ricordavo di spedirle. Insomma, era la forzatura a doverlo fare, che un po’ remava contro. Ma oggi, è tutto diverso, perché vorrei di tanto in tanto tornare ad inviare una cartolina a degli amici senza motivazione alcuna. Non è necessario essere chissà dove o chissà in quale occasione, perché non è il dover mostrare dove si è, ad aver valore, ma è la testimonianza dell’aver pensato a quella persona in quel momento. Così, basterà scegliere una cartolina della nostra città e inviare un saluto scritto che rimarrà come ricordo. Nulla a che vedere con un sms e nemmeno con una mail. Nulla a che vedere con i saluti a chiunque su Facebook. C’è tutta la fatica, dietro questo gesto, di comprare/scrivere/bollare/spedire la cartolina. Ma quando la invii, invii te stessa a quella persona, le invii la tua compagnia, un tuo ricordo, la tua calligrafia, una data che rimarrà. E quando la ricevi, in mezzo a bollette e corrispondenza insignificante, beh… ti si apre il cuore e ti viene da sorridere.
Bellissimo il tuo pensiero che condivido. Conta il gesto e il Pensiero che ti ha portato a scrivere la cartolina a un tuo caro.
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Si, prezioso è l’accompagnare col pensiero quella cartolina, che passa di mano in mano per poi essere consegnata.
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È arrivata, con il tuo pensiero, ho riletto il tuo post e come previsto ho sorriso.
Grazie di cuore
Lella
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Lo scopo era proprio quello: farti sorridere.
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E naturalmente accompagnerà le mie letture
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Ecco, la cartolina starà al caldo tra le pagine di un librone.
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