Benché io prenda il treno due volte al giorno da moltissimi anni, e benché non si tratti dell’Orient Express, ebbene non riesco a stufarmene. Questo mezzo mi affascina da sempre, perché è sinonimo di viaggio, di avventura, di conoscenza casuale di persone. Il treno è un mezzo riflessivo ma di grande potenza espressiva; nessuno lo eguaglia nella capacità di produrre immaginazione. E’ la metafora dello scorrere della tua vita per ciò che vorresti vederci, ed è anche lo scorrere di un film, di vicende, di luoghi, di sensazioni.
Il treno che prendo tutte le mattine procede ad una velocità molto ridotta, eppure me lo immagino sfrecciare in grandi praterie. Effettua fermate in stazioni banali, ma io vi ci vedo delle meravigliose città ottocentesche. E’ la potenza del finestrino: vi si guarda attraverso e vi si proietta ciò che vogliamo. Lo scorrere della campagna, anche se di periferia, non è meno romantico che lo scorrere della campagna inglese, basta vederci esattamente ciò che si vuole, lasciandosi cullare dal leggero dondolio delle carrozze, dal ritmo tranquillizzante della ferraglia.
A volte, poi, se riesco a sedermi, apro le pagine del mio libro e mi immergo nella lettura. Capita di percepire, allora, che un vecchio compagno di viaggio mi ha lasciata ed uno nuovo si è seduto proprio di fronte a me. Così, comincio ad osservarlo: il volto, le mani, i dettagli. Comincio ad immaginare che persona possa essere, come sarà la sua vita, in cosa si distingua. Poi, anche lui apre un libro ed io, in preda ad un vizio compulsivo, ne sbircio la copertina. Sarà quella, a decidere tutto. Di rado, il titolo di quel libro mi indurrebbe a chiedergli: ‘Ti va se parliamo del tuo libro? L’ho letto anch’io, sai? Cosa ne pensi di ciò che vi accade?’
A volte, invece, il libro non mi soddisfa, e i pensieri che mi ero fatta di quel nuovo compagno di viaggio si dissolvono improvvisamente. Così, torno a guardare fuori dal finestrino, e allo sfrecciare di un altro treno accanto al mio, in senso opposto, mi trovo ad incrociare nuovi sguardi e a rimettermi nuovamente ad immaginare di tutto.
Che belle parole Roby!
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Grazie Francy, aggiungo che sono belli anche gli incontri del mattino.
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