Vermi

 

CALUNNIATORE

Faccio riferimento a quelle personcine che purtroppo abbondano nella società, nei paesi, nei luoghi di lavoro e in tutti gli ambienti sociali, che non riescono proprio a vivere badando a se stessi ma hanno un costante bisogno di investigare sulle vicende altrui per arricchire la propria inutile esistenza. Sono uomini e donne indistintamente, forse più donne ma non ne sarei sicura, che sanno sempre tutto di tutti; captano un frammento di notizia su di un collega, ad esempio, e a partire da quel momento questo frammento diventa la loro principale ragione di vita investendoli totalmente, inducendoli a volerne sapere di più, a fantasticare con voyeurismo dal buco della serratura. Questi soggetti, che generalmente nel posto di lavoro e nella società  in genere sono delle schiappe e di sicuro non brillano di arguzia, trascorrono la giornata in un costante stato d’allerta, a caccia di indizi sul conto degli altri. Vivono in rete tra loro condividendo le informazioni raccolte. Si incontrano, si chiamano, ricamano su quanto saputo o inventato, e il culmine orgasmico della loro attività è la calunnia e la falsità senza il minimo ritegno.

Sono dei miseri.

Il vantaggio che ne traggono sta nel godersi la scena rimanendo nascosti, e questo perché sono delle nullità di tale portata da dover riempire il proprio vuoto cosmico col dolore e l’imbarazzo inferto ad altri di cui, ovviamente, sono invidiosi.

Racconto questo perché un mio collega/amico è in questi giorni oggetto di calunnia da parte di personaggetti di questa levatura. C’è un modo per stanarli? Ma certo che c’è! Basta chiedere a chi ci ha riferito la notizia del ‘si dice’ da chi l’abbia saputa, e una volta fatto il nome andare a ritroso fino a raggiungere il nucleo di poveretti, o il singolo, che ha cominciato il racconto ingiurioso. A quel punto si affrontano quelle due-tre persone, una alla volta stanandole dal branco, e queste non vorranno più praticare questo sport perlomeno con te e per il resto della loro vita. Nessuno può calunniare un mio amico, o metterlo in cattiva luce, senza che io non vada a prenderlo personalmente. Non sanno, questi vermi, che lui ha fatto un giorno un grande gesto nei miei confronti, quando ne avevo bisogno. Quel gesto, per il quale ha dimostrato di avere grande coraggio, che è la qualità che più amo in un uomo, mi aveva colpita moltissimo, e per questo io considero questa persona meritevole della mia stima e del mio rispetto. Lo difenderò sempre, come lui ha saputo difendere me. Non è questa l’amicizia?

3 risposte a "Vermi"

  1. certo, viviamo in un mondo imperfetto e la via x la crescita e’ ancora molto lunga, abbiamo ancora dei ” bisogni ” di questo e altri tipi, che non ci elevano ad un gradino superiore, certe bassezze appartengono ancora al genere umano, pero’ la differenza possiamo sempre farla noi, nel scegliere di non seguire certe persone o esempi non dandogli credito, perché purtroppo quelle persone troveranno sempre qualcuno su cui sparlare e su cui fare ricamini perché purtroppo ancora povere di crescita personale.

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