Passaggio generazionale

PADRE E FIGLIO

Dovremmo insorgere tutti, uniti, per riprenderci la proprietà delle parole; che sono di tutti, che hanno significato per chiunque, che qualcuno ci ha rubato.

Il ‘passaggio generazionale’, oggi, definisce il trasferimento di patrimoni e possedimenti da padre a figlio. Giunti ad una certa età, gli anziani padri si pongono la questione e si preoccupano di lasciare alla stirpe ciò che loro possiedono e hanno accumulato: soldi, immobili, aziende. Viene interpretato come momento cruciale, imprescindibile, perché gli averi non si disperdano e restino in famiglia e al riparo dal prossimo. In quella stessa famiglia che, magari, avrebbe desiderato altro. Ai quei figli, forse, di cui non si è seguita la crescita per perseguire false esigenze, false urgenze. Bisognava fare carriera, avere di più, accumulare per sembrare, per apparire agli occhi degli altri, ai nostri stessi occhi. Bisognava fregare il prossimo e aggregarsi in cordate, arricchendosi, si, ma depauperando. Bisognava nascondere i propri averi da occhi indiscreti, essere ingenerosi per non perdere nulla. E contare, sempre, per tutta la vita, per sapere a quanto si stava arrivando. Bisognava lavorare duro anche quando sarebbe stato meglio rientrare a casa ed occuparsi di piccole gioie casalinghe che non si ripresenteranno più. Si è preferito combattere, sfidando i propri limiti per accrescere il cumulo e mostrarlo per bene. E’ questo, il testimone. Lo monetizzo e lo passo a te, che nemmeno sai com’è stata la mia vita. Lo passo a te sperando che tu non veda l’ora che io trapassi per sperperare tutto e litigare con chiunque. Lo passo a chi non conosco, perché ho perso un’occasione che non andava perduta.

C’è chi ha la smania di possesso e crede di ottenerne una qualche felicità in cambio, cosa del tutto impossibile. C’è chi, avendo accumulato, teme di perderlo. Diventa diffidente, fa di tutto per proteggere ciò che ha e che non potrà portare con sé. Perché, di fatto, egli non possiede nulla. E’ dunque questo tutto ciò che ha senso lasciare?

Vi sono famiglie non ricche, che non hanno possedimenti, non hanno nulla, o poco, da contare. Hanno anch’essi il diritto di parlare di ‘passaggio generazionale’? Me lo sono chiesta. Il passaggio generazionale non è il trasferimento di denaro, ma è un solco che hanno tracciato per i loro figli e per le altre persone. Sono le loro azioni, i loro pensieri, il loro cuore. Sono gli insegnamenti, gli sguardi, i valori. Se hanno insegnato ad un figlio come sviluppare le virtù, questo è il loro passaggio generazionale. Se hanno saputo insegnare la legge del karma, i loro figli saranno anime felici e contribuiranno alla felicità degli altri, a cambiare il mondo. Se hanno saputo far capire quale sia il fine della loro esistenza, allora quei genitori posso andare. I loro figli sapranno cosa cercare di importante e lo troveranno. Ecco, cos’è  il passaggio generazionale, che non richiede conteggi nè favori.

4 risposte a "Passaggio generazionale"

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